di Simona Zannoni Vorrei che immaginassimo un palazzo: imperiale, prezioso, bellissimo, molto più unico che raro. Il signore di questo palazzo è un Imperatore. La saggezza e il prestigio della sua famiglia sopravvive da molti millenni. Questo Sovrano è solo un po' giovane, impetuoso, forse inesperto delle cose del mondo, ma è appassionato, estroverso, brillante, geniale e con un grande entusiasmo per la vita. Come ogni Governatore, il nostro Imperatore è circondato da validi Ministri, Collaboratori, Consiglieri; uno di questi è il Tesoriere, anzi, per l'esattezza i Tesorieri sono due, rinomati per la loro saggezza e per la loro esemplare ed oculata ponderatezza: nelle loro mani, infatti, è custodito il Tesoro della Corona. Soltanto loro ne conoscono esattamente la portata e l'ampiezza, per questo il loro è un compito di estrema e vitale importanza. Sul loro quotidiano impegno si fonda la sopravvivenza dell'Imperatore e dell'intera Corte Imperiale. In modo non troppo dissimile al sistema di pensiero occidentale, la cultura cinese utilizza spesso l'analogia per descrivere il Mondo, così come viene osservato, al di fuori e all'interno dell'essere umano. Per loro, uomini e donne sono esseri integri e complessi, senza alcuna distinzione, nella loro interiorità, tra il Corpo, l'Emozione e lo Spirito. Analogicamente, per la cultura cinese l'essere umano è un Sontuoso e Preziosissimo Palazzo, articolato, nobile e abitato da diverse entità e rappresentanti, tutti con una loro specifica energia e un loro specifico ruolo. Ormai sappiamo in tanti che alla base del pensiero cinese sta il Taijitu Ed è proprio per mantenerci connessi a questo simbolo che ci chiedo di pensare e di sentire, leggendo queste parole, evitando le etichette - qui del tutto inutili e fuorvianti - del Bene del Male, del Giusto e dello Sbagliato. Faremo senza tutto questo, per un po'..
Il sovrano decide, solo Lui, chi e cosa sopravvive, chi e cosa deve morire. Lui detta i tempi, le regole, le priorità, le urgenze, le danze. Rimane in contatto diretto con i suoi nobili Avi, posti nel Cielo Anteriore, e lascia il compito ai suoi Consiglieri, Generali, Tesorieri e Gendarmi, di occuparsi di tutte le altre attività utili all'Impero. Per entrare in contatto con i suoi sudditi e con i Consiglieri stessi si serve di un Ministro speciale, addetto alle Comunicazioni con l'interno. I suoi piedi non sempre poggiano a Terra, il suo sguardo va in ogni direzione, il suo anelito è verso Il Cielo Anteriore ed è concentrato sul Compito affidatogli dai suo Avi. Custodisce e trattiene in sé lo Shen, lo Spirito Supremo che - unico nell'Universo - anima, direziona e dà vita al suo Palazzo. Nonostante questo suo contatto diretto con la saggezza dei suoi Avi, il Sovrano mantiene in sé la freschezza e l'impeto della giovinezza, l'ingenuità e la temerarietà di chi non è abituato a considerare le conseguenze, gli errori, gli sprechi, le follie tipiche della Gioia del Vivere. Consiglieri, Generali, Ministri e Tesorieri si danno un gran da fare, ogni giorno, per difenderlo: dai pericoli esterni come dalle sue stesse scelte.
Il Jing è la sostanza densa alla base della nostra sopravvivenza ed è custodita nei nostri Reni: il Rene yin e il Rene yang. A differenza del Qi, il Jing non è rinnovabile, riproducibile o moltiplicabile. Ogni Sovrano ne ha una determinata quantità, offerta dal Cielo Anteriore agli albori della sua esistenza, e non sempre Egli è consapevole o interessato alla quantità del Jing posto a sua disposizione. Vero è che il vivere stesso consuma imprescindibilmente il nostro Jing e poco ci è dato per controllare o rallentarne il consumo, che rimane inevitabile: solo respirare, alimentarci e vivere nell'equilibrio, oltre che praticare le tecniche di lunga vita, può aiutarci a preservare il Jing il più a lungo possibile. All'esaurirsi del Jing il corpo muore e lo Shen fuoriesce dal Palazzo per tornare dai suoi Avi, nel Cielo Anteriore. Nelle profondità delle Acque dense dei Reni è dunque custodito un tesoro preziosissimo alla nostra sopravvivenza, e i nostri due Tesorieri hanno l'emerito compito di preservarlo, dosarlo con cura e parsimonia, per il bene dell'intero Palazzo. In Medicina Cinese si parla di "Asse Cuore-Rene": è un pilastro fondante della diagnostica come dell'intervento terapeutico. Cuore e Rene, Fuoco e Acqua, Shen e Jing, Spirito e Corpo, Estate ed Inverno, Caldo e Freddo, Cielo e Terra.. Non a caso spesso ci ricordiamo che l'essere umano è come un seme tra Cielo e Terra, tra il Cuore e i Reni. Questi due organi sono strettamente legati e interconnessi, le carenze o gli eccessi dell'uno si ripercuotono sull'altro e molti disturbi dell'uno nascono da un disturbo dell'altro. Il Cuore è colui che trattiene in sé lo Shen, la Sostanza yang, legata al Cielo e al Sangue, che mantiene in noi l'intenzione e la direzione, il Valore e l'Essenza del sentimento. Quando lo Shen è inquieto siamo portati a perdere senso e presenza, sono disturbati il nostro sonno e la nostra lucidità, emotiva e logica. Uno Shen poco radicato tenderà a renderci evanescenti, inconcludenti, illogici, oppure apatici, bloccati, aridi o chiusi sentimentalmente. Uno Shen inquieto "prende il volo" verso il suo Cielo, il Fuoco divampa e il Cuore perde contatto con la Terra, con il Corpo, con il suo Jing, la Sostanza yin per eccellenza, cioè con l'Acqua densa che sola può ricondurlo e ricanalizzarlo nella profondità della Terra, riportando equilibrio e quindi benessere, all'Imperatore, come a tutta la sua Corte. Il Cuore è temerarietà, coraggio, impulso e desiderio di vita. Il Cuore risuona con la Gioia. Il Rene è profondità, conservazione e tesaurizzazione della vita. Il Rene risuona con la Paura. Ricordiamo l'immagine dell'Imperatore: giovane, a tratti inesperto e spesso impetuoso, mosso dalla grande voglia di sperimentare, conoscere e viaggiare, insieme all'anelito verso l'amore, l'amicizia, la comunicazione profonda. Il Cuore arde dal desiderio di spendersi e di vivere la vita, nella totalità e nella pienezza, con Gioia e senza badare a spese.. Come suo fedele e prezioso Tesoriere, il Rene esprime la ponderatezza e la saggezza di chi preserva e calcola, le forze e le possibilità, le risorse e le energie, indispensabili per concretizzare il Volere dell'Imperatore e per mantenere nel benessere l'intero Palazzo. Il Rene, qualora servisse, potrebbe ricondurre il suo Sovrano ai suoi limiti, anche in modo provvidenziale. Questo senso del limite potrebbe tradursi in resistenza, oppure sfociare in Paura: di vivere, di procreare, di rischiare, di sperimentare, di aprirsi, di amare.. Torno a ricordare che qui non usiamo le categorie del Bene e del Male, del Giusto e dell'Ingiusto, del Bello e del Brutto. Ogni sfaccettatura, come ogni emozione, ha il suo senso e il suo valore; ciò che può apparire come un limite, in realtà spesso ha degni motivi per esistere e per esprimersi, più o meno profondamente, in noi. Quando ci accorgeremo che un'emozione limita la nostra libertà di essere e di amare, ci preoccuperemo tuttalpiù di sanare e lenire eventuali ferite che sottostanno al limite, alla resistenza, alla chiusura o alla difficoltà. Sarebbe poco utile ed efficace limitarci a distruggere un limite o una resistenza; sarà più utile prenderci cura di eventuali traumi o ferite che alimentano tale resistenza. Riconoscere la voce del Cuore oppure del Rene, dentro di noi, non è poi così difficile. Il Cuore - lo Shen, l'Anima - brama di rotolarsi nel fango della vita, senza porsi domande o risparmiarsi, in alcun modo. Il suo obbiettivo è fare esperienza, tutto il resto per lui non ha alcuna importanza. Nemmeno il benessere all'interno del suo Palazzo è così rilevante per lui. Quasi non se ne occupa. Il Rene, invece, conosce molto bene le necessità all'interno del Palazzo, ma si impegna a radicare il Volere del suo Sovrano, calibrando, dosando le forze e le opportunità. Come Tesoriere, conosce e valuta costantemente le risorse disponibili e crea mediazione, tra il Cielo e la Terra. Quando il Rene è esausto, il suo compito diviene pesante o il Jing al suo interno è carente, porta il suo Sovrano allo spavento e alla chiusura. La nostra esistenza è una continua mediazione, un dialogo costante attraverso questo prezioso e delicato Asse tra Cuore e Rene. Laddove il Cuore vorrà portarci in viaggio, per fare esperienze forti, avventurose, dirompenti e appassionanti, il Rene ci farà riflettere e ponderare le risorse economiche, le problematiche familiari, lavorative, fisiche.. Laddove il Cuore vorrà portarci a vivere senza freni o resistenze, senza paure o preconcetti qualunque avventura sentimentale, il Rene ci ricorderà le sofferenze del passato, i dati realistici più o meno oggettivi, il rischio dolorosissimo di un'eventuale perdita o abbandono, la comodità della solitudine.. Laddove il Cuore vorrà portarci a vivere la sessualità con libertà e con la totale disponibilità alla procreazione, il Rene monetizzerà nel dettaglio le fatiche di queste gioie preziose.. Laddove il Cuore tenderà a farci fantasticare tra le nuvole del suo Cielo, il Rene ci richiamerà alla necessità del radicare e dare forma concreta al più aulico dei Propositi. Laddove il Cuore vorrà che esprimiamo opinioni, sentimenti e valori, consumando voce, energia e passione, il Rene ci riporterà al benessere del Palazzo e ci chiederà se ne vale davvero la pena. ..E mentre questi nostri preziosissimi Spiriti dialoganti esprimeranno la danza della nostra vita, il Jing che abbiamo portato con noi su questa Terra, come dono prezioso del Cielo Interiore, nutrirà ogni nostra cellula. A noi la scelta: Vivo o mi conservo? Mi esprimo o mi reprimo? Amo o mi allontano? Mi disperdo o mi preservo? La nostra personalissima scelta non sarà mai scontata, spesso sarà motivata. Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la tua capacità di comprendere. E se potessi mantenere il cuore sospeso in costante stupore ai quotidiani miracoli della vita, il dolore non ti sembrerebbe meno meraviglioso della gioia; e accetteresti le stagioni del tuo cuore, come hai sempre accettato le stagioni che passano sui tuoi campi. Kahlil Gibran Un grazie speciale ai miei clienti che spesso mi "tirano fuori" questi pensieri.
1 Commento
Katia
12/19/2019 04:56:22 pm
Simo grazie per questa preziosa elaborazione e condivisione, hai spiegato concetti non proprio semplici in maniera fluida e poetica, hai un talento notevole, complimenti. Un abbraccio e buon proseguimento
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L'autriceBenvenuto e Benvenuta Archivi
Novembre 2018
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