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di Simona Zannoni Tra i 5 Movimenti energetici, riconducibili alla Medicina Tradizionale Cinese, quello del Legno è di gran lunga il mio preferito: a tratti marrone e a tratti verde, il Legno è colui che dà voce ed espressione ad organi così importanti come il nostro Fegato e la Vescica Biliare e così spesso ci condiziona e ci costringe ad elaborare, canalizzare, trasformare. Il Qi del Legno è pervasivo, irruente, faticoso e insieme potentemente creativo, illuminante, fondamento di grandi cambiamenti. ..ma ora mi spiego meglio. Per risonanza energetica il Legno è riconducibile all’energia della primavera e delle fasi iniziali, alla nascita, al dinamismo, all’est, all’alba e al vento. Dentro di noi assume il compito fondamentale di armonizzare, organizzare e permettere la libera circolazione del Qi, del Sangue e dei Liquidi, ruolo simile a quello di uno stratega militare o di un direttore d’orchestra; per questo è in stretta collaborazione con tutto il nostro corpo, e per questo il suo movimento condiziona:
Inoltre governa gli occhi e si manifesta nelle unghie. Il Qi del Legno distende, dispiega, rilascia. Il suo movimento sale e soprattutto ha bisogno di fluidità, di libertà e di possibilità. Il Fegato teme e soffre la stasi – del corpo come delle emozioni – ogni forma di blocco e di limite. Spesso, quando il Qi del Fegato trova impedimento o frustrazione, si esprime con rabbia e rancore. Il suo è un movimento yang, dinamico, estroverso, meno potente del Fuoco del Cuore, ma più dinamico e veloce nei suoi cambiamenti. Ogni forma di ristagno e di difficoltà nel movimento, a livello fisico e fisiologico, indica quella che in MTC viene definita una stasi del Qi di Fegato. Parlando in termini di emotività, il Fegato è la sede dell’anima Hun. Hun è tutto ciò che in noi manifesta un movimento verso il Cielo, ciò che si eleva leggero, etereo e puro. Hun è ciò che nutre il Cuore e quindi lo Shen (il sovrano del palazzo) con il sogno, l’inconscio, le intuizioni profonde, ma anche l’immaginazione, la creatività, la fantasia, l’ispirazione e la chiaroveggenza. Hun è equilibrio tra le emozioni, tra conscio e inconscio, tra sonno e veglia. È il Fegato, con il suo spirito Hun, a dare entusiasmo e vitalità alla nostra vita, a bilanciare i diversi volumi delle emozioni che si affacciano costantemente alla nostra coscienza e che chiedono di essere espresse senza rimozioni. Inoltre è la Vescica Biliare che offre risposte efficaci ed armoniose nei momenti stressanti della nostra vita, favorendo scelte e decisioni. Ogni forma di stasi emotiva – prevedibilità, apatia, torpore, immobilità, ecc.. – indicano stasi del Qi di Fegato. Altri segni di squilibrio dello Hun sono introversione, difficoltà alla progettazione e all’intraprendenza, paura, incapacità di prendere decisioni, frustrazione, mancanza di radicamento, ansia, insonnia, sonno agitato. Possiamo fare tantissimo per migliorare le condizioni del nostro Fegato e della nostra Vescica Biliare:
del nostro corpo, delle nostre potenzialità, della bellezza e delle nostre profondità; ci porta ad essere propositivi e radicati, efficaci nell'espressione di noi stessi e dei nostri valori più profondi. È quella energia che da frustrazione irruente sa e può trasformarsi in vigorosa e gioiosa operatività. Buonissima primavera a tutti noi!
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luigi
4/8/2016 11:21:03 pm
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