Simona Zannoni
  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Trattamenti
  • Progetti
  • Blog
  • Lilith
  • L'evoluzione dell'immagine della donna nell'Italia degli anni Cinquanta
  • Promozioni
  • Appuntamenti
  • Esperienze di Shiatsu - Articoli
  • Parole a me care
Clicca qui per modificare.

Il Fegato e la sua Primavera

3/23/2016

1 Comment

 
di Simona Zannoni
Foto
Foto
Tra i 5 Movimenti energetici,
riconducibili alla Medicina Tradizionale Cinese,
quello del Legno è di gran lunga il mio preferito:
a tratti marrone e a tratti verde,
il Legno è colui che dà voce ed espressione
ad organi così importanti come il nostro Fegato e la Vescica Biliare e così spesso ci condiziona e ci costringe
​ad elaborare, canalizzare, trasformare.
Immagine
​Il Qi del Legno è pervasivo, irruente, faticoso
e insieme potentemente creativo, ​illuminante,
fondamento di grandi cambiamenti.
..ma ora mi spiego meglio.

 
Per risonanza energetica il Legno è riconducibile all’energia della primavera e delle fasi iniziali, alla nascita, al dinamismo, all’est, all’alba e al vento.
Dentro di noi assume il compito fondamentale di armonizzare, organizzare e permettere la libera circolazione del Qi, del Sangue e dei Liquidi, ruolo simile a quello di uno stratega militare o di un direttore d’orchestra;
per questo è in stretta collaborazione con tutto il nostro corpo, e per questo il suo movimento condiziona:


  • il nutrimento e la salute dei nostri muscoli
  • il flusso mestruale
  • la buona digestione degli alimenti – e non solo degli alimenti
  • il buon funzionamento dei nostri organi genitali
  • la natura delle nostre emozioni.
 
Inoltre governa gli occhi e si manifesta nelle unghie.
Il Qi del Legno distende, dispiega, rilascia.
Il suo movimento sale e soprattutto ha bisogno di fluidità,
di libertà e di possibilità.
Il Fegato teme e soffre la stasi – del corpo come delle emozioni – ogni forma di blocco e di limite.
Spesso, quando il Qi del Fegato trova impedimento o frustrazione, si esprime con rabbia e rancore.
 
Il suo è un movimento yang, dinamico, estroverso,
meno potente del Fuoco del Cuore,
ma più dinamico e veloce nei suoi cambiamenti.
Ogni forma di ristagno e di difficoltà nel movimento,
a livello fisico e fisiologico, indica quella che in MTC viene definita una stasi del Qi di Fegato.
 
Parlando in termini di emotività,
il Fegato è la sede dell’anima Hun.
Hun è tutto ciò che in noi manifesta un movimento verso il Cielo, ciò che si eleva leggero, etereo e puro.
Hun è ciò che nutre il Cuore e quindi lo Shen
(il sovrano del palazzo) con il sogno, l’inconscio, le intuizioni profonde, ma anche l’immaginazione, la creatività, la fantasia, l’ispirazione e la chiaroveggenza.
Hun è equilibrio tra le emozioni, tra conscio e inconscio, tra sonno e veglia.
​È il Fegato, con il suo spirito Hun,
a dare entusiasmo e vitalità alla nostra vita,
a bilanciare i diversi volumi delle emozioni che si affacciano costantemente alla nostra coscienza
e che chiedono di essere espresse senza rimozioni.
Inoltre è la Vescica Biliare che offre risposte
efficaci ed armoniose nei momenti stressanti della nostra vita, favorendo scelte e decisioni.
Ogni forma di stasi emotiva – prevedibilità, apatia, torpore, immobilità, ecc.. – indicano stasi del Qi di Fegato.
Altri segni di squilibrio dello Hun sono introversione, difficoltà alla progettazione e all’intraprendenza, paura, incapacità di prendere decisioni, frustrazione, mancanza di radicamento, ansia, insonnia, sonno agitato.

 
Possiamo fare tantissimo per migliorare le condizioni del nostro Fegato e della nostra Vescica Biliare:
  • nutriamoci meglio, evitando tutto ciò che sentiamo intossicante per il nostro organismo (in questa sede non mi dilungo)
  • favoriamo la detossinazione del fegato con tisane, preparati specifici, succo di mela, lavaggi del fegato, ecc..
  • aumentiamo ogni occasione di movimento:
    passeggiate immerse nel verde, attività di vario genere che ci facciano stare bene
  • danziamo, cantiamo
  • facciamo l’amore
  • usiamo voce e corpo per esprimere condivisione e amicizia
  • radichiamoci a terra con meditazioni e respirazioni profonde
  • prendiamo nota e impariamo dai nostri sogni
  • creiamo, dipingiamo, progettiamo, inventiamo..

L’energia del Legno ci porta ad esprimere e a gioire,
del nostro corpo, delle nostre potenzialità, della bellezza e delle nostre profondità;
​ci porta ad essere propositivi e radicati, efficaci nell'espressione di noi stessi e dei nostri valori più profondi.
È quella energia che da frustrazione irruente sa e può trasformarsi in vigorosa e gioiosa operatività.

Buonissima primavera a tutti noi!
Foto

Foto
1 Comment

Il piacere è sacro

3/21/2016

0 Comments

 
di Simona Zannoni
Foto
Foto

​C’è stato un tempo,
più rimosso e dimenticato che particolarmente lontano,
in cui le nostre vite poggiavano su un sentire differente,
molto differente.

Molti sanno che da qualche mese il tema della sessualità
è divenuto per me punto di partenza e focus 
per un’elaborazione ed un’integrazione personale molto preziose, oltre ad essere un’occasione professionale che svolgo con entusiasmo e gratitudine.
 
“Il piacere è sacro” non è solo il titolo di questo articolo,
ma è prima di tutto il titolo di un libro di Riane Eisler:
un libro intenso, coraggioso e pieno di speranza.
Un libro che adoro.

Mi sono ispirata alle sue parole per approfondire la tematica del piacere e della femminilità, nell’ambito del mio progetto dal titolo “Sento Riconosco Contatto”.
 
Il lavoro di Eisler, insieme a quello di decine di studiose e accademiche che, a partire di Gimbutas, ha fornito prove e documenti su cui non è più possibile reagire snobbando o facendo “spallucce”.
Studiando questi testi si respira e assapora una freschezza piena di nostalgia, un senso ritrovato, quel tipo di rassicurazione viscerale che tocca corde e ricordi profondi;
e tutto questo sentire si può ritrovare non solo in cuori-menti-inconsci femminili, ma altrettanto in quelli maschili;
il maschile e il femminile sono due universi forse paralleli,
​ma insieme da sempre, sopraffatti e depredati dello stesso identico tesoro, sebbene in modo differente.
Immagine
A quale tesoro mi sto riferendo?
 
Mi riferisco al tesoro
su cui un tempo poggiavano
i nostri piedi, le nostre viscere
e il nostro sentire,
un tempo volutamente espulso e rigettato,
ma ancora vivo e ora riattivato, in molti di noi.

Mi riferisco ad un tempo fatto di celebrazione e ritualità,
un tempo nutrito ogni giorno dalla sacralità del Cielo e della Terra, del Sole, della Luna e delle Stelle, di Piante, Animali, Montagne e Pietre.
Un tempo in cui la ciclicità della natura trovava espressione
nel Corpo e soprattutto nel Corpo Femminile.
Immagine
Prima che arrivassero la spada, la separazione, l’invenzione del dio maschio, la sopraffazione e la violenza.. prima..
le nostre vite poggiavano sulla collaborazione generante, sull’amore senza possesso e contratti,
sulla celebrazione continua e costante della sacralità del corpo, del piacere e della fusione sessuale.


Qualcosa poi è cambiato.

Qualcosa ha portato l’idea del peccato e dell’impurità,
la sopraffazione del maschio sulla femmina,
l’idea del dominio e del possesso, il dolore e la separazione, dentro e fuori di noi.

La Dea è stata sepolta e forse qualcuno ha creduto davvero che la perdessimo nelle fiamme, che la dimenticassimo e che andassimo oltre la nostalgia di quel sentire fatto di armonia, cura, complicità e collaborazione.

..mentre a noi è sufficiente socchiudere gli occhi per riportare in vita e sentire la ri-narrazione della storia, in profondità.
 
Come scrive la Eisler: “Più e più volte ritornai a quel profondo desiderio umano di connessioni, di legami forgiati dall'amore e dalla fiducia, mediante la sessualità e la spiritualità. (…)
Gradualmente cominciai a comprendere che questo nesso tra sessualità e spiritualità, non era accidentale, ma ha in realtà radici antichissime”.

 
E’ possibile guarire ferite profonde e lontane portando alla consapevolezza tutto questo, a maggior ragione se e quando avvertissimo in noi germi di separazione e di dolore che si esprimono mediante e grazie al nostro corpo, mediante, soprattutto, le parti del nostro corpo deputate al piacere, alla comunicazione sessuale e alla potenza sacra ed estremamente vitale del sesso.
 
Si, perché il piacere è insito nel nostro corpo.

Da subito godiamo del contatto con la pelle di chi ci ama e ci protegge, amiamo attraverso gli odori e accogliamo la vita succhiando l’essenza di nostra madre; da subito godiamo dei suoni che ci risvegliano dai silenzi tenui dell’acqua e godiamo della luce del sole e dei sorrisi intorno a noi.
Molto presto incontriamo il piacere intensissimo e potente dei nostri genitali, e quel piacere è accessibile e meraviglioso come il contatto della pelle, come gli odori, i suoni e i sapori di chi amiamo, come la luce del sole.

Il piacere è dono immenso e disponibile, da sempre, da subito.
il piacere è bellezza, sacralità, leggerezza, gioia e potere creativo, da sempre, da subito.
 
Prima riconosceremo i condizionamenti e tutti gli inutili filtri che ci separano dal nostro piacere, prima torneremo a godere, gioire e vivere in pienezza. 
..e non solo in ambito strettamente sessuale.


Lasciare che l’energia sessuale e il piacere scorrano fluidi
nella nostra vita, significa trovare risorse e vitalità inimmaginabili e insondabili, energie preziose per creare ogni giorno l’opera d’arte del nostro vivere.


Lasciare che l’incontro sessuale, amoroso, profondissimo e creativo si esprima con gioia e profondità, significa generare in noi vitalità e pienezza.

Senza mai dimenticare un solo istante che è esistito un tempo in cui un qualunque re, per essere riconosciuto tale dal suo popolo, doveva unirsi nell’amore sacro e sessuale alla regina che lo avrebbe fatto rinascere come potente sovrano.

Ma noi non dimentichiamo.
Ricordiamo e torniamo a narrare una storia differente
​e ancora possibile.
Foto

Foto
0 Comments

Perché la Medicina Tradizionale Cinese?

3/18/2016

0 Comments

 
di Simona Zannoni
Foto
Foto

Quando spiego a parole per quale strano motivo
io mi sia innamorata così tenacemente della MTC,
a 20 anni, quando ancora non in molti ne parlavano,
mi appello al tema della
complessità. 

​Si, la MTC è meravigliosamente complessa,
proprio come l'essere umano.


Ora sono tantissime le discipline che ci permettono
di occuparci in modo olistico
del nostro benessere e della vitalità armonica
tra corpo, mente ed emotività;
allora non c'erano tutte le preziose opportunità odierne.

Ho iniziato a cercare i perché e i per-come dei miei sintomi all'età di 18 anni e quando mi è capitato tra le mani
un libro di Shiatsu (Olo Shiatsu, per l'esattezza)
mi si è spalancato un mondo,
un mondo di cui sono tuttora innamorata.

Ho sempre rifiutato la banalità,
la riduzione intellettuale che vuole semplificare,
catalogare e controllare mediante una razionalità
che con la vastità dell'essere umano ha ben poco a che fare. 

Adoro l'intuizione, l'analogia, le associazioni che sanno collegare fatti, segni, sintomi, emozioni, suggestioni.
Trovo che queste facoltà siano la reale potenzialità
del genere umano
e la MTC porta proprio
a cercare soluzioni
​attraverso queste facoltà.
Immagine
La MTC incontra la persona nella sua interezza
e NON separa,
​ma tutto osserva e tutto accoglie.
Non immette nulla dall'esterno,
ma trasforma
promuovendo
​movimento e vitalità.
Foto
Immagine
Mi spiego meglio.
​
La MTC sostiene che qualunque malessere,
più o meno grave, più o meno profondo,
riconducibile alla sfera fisica piuttosto che alla sfera mentale, sia sempre riconducibile ad un’alterazione del Qi.

Il Qi - che volgarmente potremmo tradurre con il termine "energia", ma che preferiamo tradurre con il termine "soffi" - viene definito come 
"la forza vitale onnipresente ed intrinseca
a qualsiasi espressione esistente".


"I soffi sono la sola realtà.
Tutti gli esseri e tutte le cose
sono fatti di soffi
più o meno puri. 

Sono i soffi,
sostanza di ogni essere,
che fanno vivere tutti gli esseri".

Tratto dal Taipingjing

Quando il Qi può fluire liberamente,
muta e si trasforma nella continuità,
produce nuovi assetti ed equilibri,
e la persona prova benessere,
come micro-cosmo si ritrova in armonia
con il macro-cosmo che la circonda. 

Da qui la qualità della vita, la libertà di stare e sentirsi bene,
la possibilità di godere appieno della nostra vita,
di giocare al meglio la ‘partita’ della propria vita.
Quando invece il flusso rallenta o ristagna
si manifestano problemi di vario genere
e condizioni di malessere più o meno gravi. 


Pratico MTC dal 1996, faccio trattamenti
di Shiatsu, Tuina o Riflessologia Plantare, 
utilizzando principalmente le mani
(non agopuntura o farmacologia cinesi) 

e conosco bene l'esperienza del ricevere questi trattamenti: non è un lavorare con il corpo o per il corpo,
ma 
attraverso il proprio corpo,
​per raggiungere territori molto più profondi.

Foto
Immagine

​Lo Shiatsu, il Tuina e la Riflessologia Plantare 
non sono terapie alternative, né medicine non convenzionali, bensì discipline evolutive che hanno come obbiettivo quello di promuovere la piena espressione delle risorse vitali, prevenire le condizioni problematiche
e sviluppare l'adattabilità nelle circostanze meno facili
che possono presentarsi,
attraverso la pressione di punti e meridiani energetici,
luoghi privilegiati di contatto e di percezione del Qi. Interagendo con queste linee e con questi punti è possibile, non solo avvertire il flusso del Qi,
ma anche agevolarne il libero fluire.


La difficoltà di adattamento alle circostanze esterne
è un'importante causa di stress,
di continui conflitti al proprio interno,
oppure rivolti verso l’esterno;
in questo modo generiamo e perpetuiamo
traumi e memorie dolorose. 

 
Il rilassamento, fisico e mentale, che viene ricercato come primo obbiettivo durante un trattamento,
ci conduce per mano in quello spazio in cui la nostra mente agitata, non solo può “staccare la spina”, ma ha la possibilità di introdurre visioni più ampie, più 
possibiliste e aperte, meno assolute e rigide.



È in questo spazio
che possiamo vedere
sotto diverse e nuove angolazioni
i problemi e i pensieri
che affollano la nostra mente
e la nostra quotidianità.



E' qui che la visione si fa più chiara,
la mente non è più una scatola chiusa
con una sola via d’accesso,
​perché permettiamo l’aprirsi di diverse porte
verso differenti soluzioni.
Può nascere, 

in questo spazio privilegiato
​di calma mentale, 

quella consapevolezza nuova 
​che è condizione imprescindibile 

al cambiamento.

​..e allora tutto può accadere.


Foto
Per informazioni e contatti
0 Comments

    L'autrice

    Benvenuto e Benvenuta
    nel mio blog.
    Sono Simona Zannoni
    e qui troverai
    ciò che penso,
    ciò che vivo e
    ciò che condivido.
    Non ho mai smesso di cercare e scelgo di cambiare
    - idea od emozione - piuttosto che chiudermi
    in recinti tossici.
    Perché il cuore,
    così come la mente,
    ​è come un paracadute: funziona solo se si apre.

    ​

    Archivi

    Novembre 2018
    Febbraio 2018
    Luglio 2017
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Marzo 2016

    Categorie

    Tutto
    Crescita Personale
    Medicina Tradizionale Cinese
    Sessualità

    Feed RSS

Proudly powered by Weebly
  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Trattamenti
  • Progetti
  • Blog
  • Lilith
  • L'evoluzione dell'immagine della donna nell'Italia degli anni Cinquanta
  • Promozioni
  • Appuntamenti
  • Esperienze di Shiatsu - Articoli
  • Parole a me care